Archivio mensile Giugno 2018

DiGiancarlo Paganini

Bravi, bravi.

Da una preoccupazione all’altra

Prima ero molto preoccupato per alcune tendenze e segnali che mi sembravano di segno antidemocratico. Sembrava che in Italia comandassero solo i Mercati e le agenzie di Rating (non sono cose belle da dire…) e il voto non contasse nulla. Alla luce degli sviluppi della difficilissima situazione di stallo politico in cui ci si era venuti a trovare devo dire che ho ritrovato pienamente la stima per il nostro presidente della Repubblica. Mi ricredo dalla mia sospettosità partigiana. Bravo Mattarella!, ha giocato a scacchi in modo intelligente, prudente, paziente e pacato, disinnescando possibili derive di piazza e riportando tutto all’ordine costituzionale. Governo fatto, tutti all’opera. Tutto a posto dunque?

Attesa speranzosa, perché senza speranza si muore

Beh, come tutti gli italiani, oggi siamo in fremente attesa dei primi passi del governo gialloverde o giallo blu che dir si voglia. Le preoccupazioni che prevalgono ora riguardano le politiche economico-fiscali, quelle del lavoro (Per chi non ce l’ha, per chi non lo trova, per chi ce l’ha, per chi l’ha perso, per chi ha dovuto aprirsi una partita iva sanguisuga, per chi dovrebbe andare in pensione, per chi la pensione non può neppure sperarla e per quelli che in pensione ci sono già ma non ce la fanno, oppure che ne hanno troppa e immeritata) e quelle dei diritti fondamentali della persona e delle famiglie bicromatiche. (Quelle cosiddette “arcobaleno” sono perlopiù unioni monocromatiche a dispetto del nome…). Poi tutte le altre, lo sviluppo, ecc

Segnali per ora positivi

Il fatto che in un mondo politico come il nostro l’altro partito sia sempre solo feccia da eliminare perché geneticamente e antropologicamente inferiore è stato superato dalla circostanza, incredibile, di due partiti contrapposti che riescono a fare una trattativa politica e a trovare dei punti comuni di accordo pur partendo da posizioni molto differenti. Per mero interesse di potere? Forse, non è da escludere (sono un’anima candida…). Chiaro che la politica gestisce il potere conferito dai cittadini, mica si trovano a giocare a briscola. Però preferisco un accordo a una guerra continua che non ci porta da nessuna parte se non all’estinzione. E non mi è dispiaciuto l’atteggiamento di persone, forse ancora inesperte, ma che si giocano seriamente e sono aperte alla collaborazione. Sanno anche che il giudizio sul loro operato sarà implacabile, quindi…

Bestiario

Renzi paventava i gufi che criticavano il suo governo prima che affrontasse le prove, questi invece hanno a che fare con avvoltoi e iene. I massmedia non mi sembrano particolarmente filogovernativi in questo caso. Noi cittadini siamo sempre comunque le cavie…

Un link utile

Ho trovato interessante questo articolo sulla casa comune degli italiani che vi linko: https://agensir.it/italia/2018/06/01/governo-conte-il-paese-ha-bisogno-di-recuperare-il-senso-di-una-casa-comune/

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