Ius Soli: scusate, abbiamo scherzato!

DiGiancarlo Paganini

Ius Soli: scusate, abbiamo scherzato!

IUS SOLI O IUS SOLA

Vignetta 29-9-17

 

Ius soli, anche Lorenzin affossa la riforma: “Riproviamoci”.
Boschi: “Mancano i numeri”

(Articolo da Repubblica.it: http://www.repubblica.it/politica/2017/09/27/news/ius_soli_anche_lorenzin_affossa_la_riforma_riproviamoci_nella_prossima_legislatura_-176616354/ )

Secondo la ministra della Salute ospite di “Circo Massimo” su Radio Capital non ci sono più le condizioni per provare ad approvare la legge adesso: «Va portato come primo atto della prossima. Sarà in cima alla lista delle nostre prossime priorità”. A sera le fa eco la sottosegretaria

ROMA – Ius soli addio. Dopo Angelino Alfano, anche la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, esponente di Ap, affossa la legge che riforma la cittadinanza. Secondo Lorenzin, intervenuta a Circo Massimo su Radio Capital, non ci sono più le condizioni per provare ad approvarla adesso, in questo ultimo scorcio di legislatura: “Va portato come primo atto della prossima, perché è una norma che deve agevolare percorso di integrazione”.

Il testo attuale, approvato dalla Camera nell’ottobre 2015 anche con il voto degli alfaniani, andava emendato: “Da Montecitorio poteva uscire un po’ meglio”, afferma ancora la ministra che, sulla carta, si dice favorevole a una legge sulla cittadinanza che, però, dovrebbe puntare maggiormente sullo Ius culturae, coinvolgendo il sistema scolastico. In questo modo l’acquisizione di questo diritto arriverebbe solo dopo aver completato un intero ciclo di studi nel nostro Paese. Solo così, sostiene, la norma potrebbe essere compresa dagli italiani: “Quello che è passato nell’opinione pubblica, invece, è che tutti gli immigrati diventano italiani. Cosa non vera. Ma una norma così non sarebbe passata, sarebbe stata divisiva”.

Da un punto di vista parlamentare, poi, per la Lorenzin sarebbe un errore provare ad approvare la riforma adesso, magari mettendo la fiducia. “Bisognerebbe seguire la strada che ha portato al via libera al decreto vaccini: rinunciare alla fiducia per poter fare un percorso che apra a emendamenti, punti di trasformazione e a una maggioranza più ampia”. Discorso chiuso, però, almeno per il momento.

Che sia complicato “trovare i numeri in Parlamento” è anche il pensiero della sottosegretaria Maria Elena Boschi, che alla Festa dell’Unità di Roma ha spieato: “È una legge giusta ed è una legge equilibrata, ma sappiamo che avere i numeri per approvare lo ius soli è complicato”.  “Oggi non abbiamo i numeri” ma “se alle prossime elezioni il Pd avrà una maggioranza numericamente più importante, lo ius soli sarà in cima al nostro programma”.

“Portare oggi nell’Aula del Senato lo ius soli significherebbe condannarlo a morte certa e definitiva” ha detto il capogruppo dei senatori dem, Luigi Zanda. I numeri mancherebbero anche se il governo ponesse la questione di fiducia, taglia corto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, che si dice disponibile a fare un tentativo dopo l’approvazione del Def. “Il punto è che senza Ap mancano 30 voti. Quei voti si trovano sul terreno del confronto politico senza crociate o guerre di religione, senza darsi botte in testa ogni cinque minuti ma con il compromesso. È poco eroico, ma lavorare a una mediazione e trovare una sintesi è l’unica cosa che può sbloccare la situazione. Quanto ai trenta voti, mancano anche con la fiducia, non è che se la metti quei voti germogliano…”.

Sinistra Italiana, che con Mdp ha proposto la calendarizzazione del provvedimento dopo il 4 ottobre (quando il Senato voterà il Def) non crede però alla versione del Partito democratico. “Noi abbiamo fatto dei conti che portano a risultati diversi perché solo nel gruppo misto almeno in 15 direbbero sì al provvedimento e anche nella stessa Alternativa popolare non tutti sono d’accordo con la linea di Alfano e si sono detti pronti a votare” ha spiega Loredana De Petris.

Mentre nella maggioranza si studiano strategie per racimolare consensi, Lega e Forza Italia festeggiano. Matteo Salvini esulta: “È una vittoria della Lega, dei cittadini e di tutti gli immigrati regolari e di buon senso. La cittadinanza non si regala, l’integrazione non è un biglietto per il luna park. Se ne facciano una ragione i buonisti e alcuni amici d’Oltretevere”. E Maurizio Gasparri: “Vince il no di Forza Italia a una legge assurda”.

Info sull'autore

Giancarlo Paganini administrator

Giancarlo Paganini Illustratore e grafico. nato nel 1956 a Milano, dove vive e lavora.

Lascia una risposta

seers cmp badge