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DiGiancarlo Paganini

PARTITE A PORTE CHIUSE

Misure drastiche per arginare il COVID 19.

Il Governo vara misure stringenti per limitare la diffusione del contagio. Una delle più sensazionale è far disputare le partite di calcio a porte chiuse.

Ma non in questo senso… A rigore (di logica) si dovrebbe intendere: senza pubblico. Evitare gli assembramenti è la direttiva numero uno. In pratica con la chiusura delle scuole, dei cinema, dei teatri e delle celebrazioni in chiesa, restano aperti i supermercati e i centri commerciali.

Se, dopo che il lavoro è andato in crisi e la salute ha drenato gli ultimi risparmi, ci saranno ancora soldi disponibili da spendere, potremo approfittarne e far man bassa di pasta e mascherine protettive.

DiGiancarlo Paganini

TROPPA GRAZIA, SANT’ANTONIO

STUPEFACENTI

L’Italia passa da zero governi a due governi possibili nel giro di poche ore. Stupefacenti. Forse anche nel senso delle droghe che si assumono per arrivare a questi exploit, a queste performances strabilianti. L’Europa adesso non può che invidiarci, altro che rampogne all’Italia! Voglio vedere adesso lo Spread dove precipita!

Prima che sia troppo tardi, propongo che si facciano tutti e due: Uno si dovrà occupare solo di fare una legge elettorale nuova, l’altro di backup per le piccole incombenze da ministero delle finanze. Decidano loro chi e cosa col lancio della monetina. Se ne potrebbe affidare anche un’altro a qualche esponente dell’opposizione per occuparsi di immigrazione e agricoltura, e, se non si esagera, farne anche un quarto, ombra, per controbilanciare i poteri degli esecutivi, così alla fine tutti sono contenti. Io però, a quel punto, emigro all’estero.

PROPOSTE PER IL BENE COMUNE

Oggi come oggi un incarico esplorativo non si nega a nessuno (tranne che al centrodestra unito e in subordine al M5S*), quindi chi degli altri ha almeno uno zainetto da mettere sulle spalle, un abbonamento ai taxi di Roma o una bicicletta, è perfettamente in grado, se supera tutte le buche disseminate sul tragitto, di arrivare sul Colle e di proporsi come Premier presso Mattarella.

Non è richiesta grande esperienza di governo, anzi, ci mancherebbe… Meglio se nel curriculum viene evidenziata una carriera di politico da sempre, almeno uno stage all’FMI o presso la BCE e/o istituzione equipollente, una inimicizia da sempre con Savona, e paradossalmente, non essere mai stato votato in nessuna tornata elettorale. La padronanza delle lingue non è mai stata considerata un plus. Invece avere contemporaneamente il piede in più scarpe e una scialuppa di salvataggio sempre pronta è indice di intraprendenza, di ottime capacità relazionali e comunicative, di attitudine al teamwork e al personal private problem solving.

(*NB. comunque, …non è che mi piacciano particolarmente né Lega, né M5S)

UN METODO SEMPLICE MA EFFICACE

Come funziona: Mattarella gli/le affida un incarico esplorativo e lui/lei si mette al lavoro per creare la sua squadra di governo e il suo programma. Quando è pronto avvisa il Quirinale e si mette in fila. Strappa il numerello dalla chiocciola, fatto.

In questo modo viene superata di slancio italico ogni imbarazzante situazione di stallo: se un governo non ce la dovesse fare, non avesse più la fiducia né del Parlamento, né del Presidente della Repubblica, né del Presidente incaricato (sé stesso), né degli usceri della Camera, né di Trump, né della Merkel, né di Macron, né di un commissario europeo qualsiasi, né di Moody’s, sarà sempre pronto in stand-by un governo supplente in grado di subentrare al precedente senza strappi istituzionali e inutili perdite di tempo elettoralistiche. Si risparmia e non serve neanche più la Spending Review. E chissenefrega della Costituzione se qualcosa non è proprio proprio in linea o non era previsto; Sarebbe solo un’aiutino collaterale alla Costituzione, mica siamo pazzi da cercare di cambiarla. E d’altra parte non sarebbe la prima volta e neanche l’ultima che si ricorre a qualche aiutino sul filo della costituzionalità.

UNA SPERANZA

Spero con questo nuovo articolo altamente umoristico di aver dato un contributo positivo e decisivo al futuro dell’Italia e di aver cancellato definitivamente la brutta impressione di cinismo pessimista contenuta nel precedente articolo sui governi golpiti da aborto prematuro di Stato.

W l’Italia! Siempre!

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PS. A questo proposito (del Bene Supremo dell’Italia), stavolta seriamente, faccio mie le preoccupazioni e i desideri espressi dal card. Bassetti nel suo recente messaggio.

 

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