PRESTITO PONTE AD ALITALIA

DiGiancarlo Paganini

PRESTITO PONTE AD ALITALIA

Alitalia: dopo il prestito ponte (raddoppiato) di maggio, arriva la proroga di ottobre 2017

13 ottobre 2017 da Ansa.it: http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2017/10/13/manovra-ok-dal-cdm-al-decreto-fiscale.-torna-la-rottamazione-per-le-cartelle-_ab84aba8-f8d9-485e-ae05-f02bad7e5f33.html

Manovra: ok dal Cdm al decreto fiscale. Torna la rottamazione per le cartelle

Inserita la norma anti-scorrerie, lunedì possibile l’esame della delibera sul golden power

Via libera del Cdm al decreto fiscale. Torna, dunque, la rottamazione per le cartelle. La ministra dei Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, ha confermato che la legge di Bilancio approderà lunedì in consiglio dei ministri.

In quell’occasione è possibile che possa essere anche discussa una delibera sul golden power riguardo al caso Tim-Vivendi. Nel decreto fiscale approvato invece oggi è stata inserita la norma cosiddetta anti-scorrerie.

Il decreto fiscale approvato prevede, tra le altre norme, anche la proroga del prestito ponte per Alitalia.

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A maggio si era partiti con la cifra di circa 300 milioni, poi lievitati a 600 (ndr).

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da LA STAMPA: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2017-05-19/alitalia-basta-prestito-600-milioni-063732.shtml?uuid=AEbnfFPB&refresh_ce=1

IN PRIMO PIANO

«Alitalia, basta il prestito da 600 milioni»

ROMA – Il prestito ponte da 600 milioni per l’amministrazione straordinaria di Alitalia «basterà», secondo i commissari, tanto che si sta lavorando «per l’estate che praticamente è iniziata e vogliamo completare anche la stagione invernale, per superare l’anno».

Nell’audizione del collegio commissariale alla Camera, Luigi Gubitosi – insieme a Enrico Laghi e Stefano Paleari – ieri ha ribadito che la compagnia continuerà ad essere gestita in «totale continuità», si stanno facendo «i primi studi anche per l’estate 2018, magari lasceremo qualcosa in eredità» ai nuovi acquirenti che si stanno cercando sul mercato. Ma tutto ciò sarà possibile se saranno ottenuti i risparmi sui sovraccosti che si stanno per rinegoziare: dai leasing degli aerei (quasi due terzi della flotta di 123 velivoli è in affitto) si stimano fino a 90 milioni di risparmi, dall’hedging sul carburante si attendono fino a 120 milioni, ci sono poi i capitoli manutenzioni e costo del lavoro. Ancora non è stata fissato il nuovo incontro con i sindacati, ma entro la prima settimana di giugno i commissari puntano a rivedere le condizioni contrattuali. «Stiamo esaminando con molta pacatezza la questione in assenza di pregiudiziali – ha spiegato Stefano Paleari -. Quando si sarà trovato il posizionamento si affronterà il tema». Secondo Paleari in Alitalia «il problema non è il costo medio del lavoro, che non è tanto differente dalle altre compagnie, ma c’è un problema di numero che si affianca al costo unitario». La forza media retribuita equivalente a tempo pieno tra il 2015 e il 2016 è aumentata di 623 unità, da 10.134 a 10.757 e il tendenziale 2017 prevede un costo del lavoro ancora superiore al 2016, in assenza di correttivi. «Anche se non è corretto il confronto con Ryanair che ha un diverso modello di business – ha aggiunto Paleari – con 11mila dipendenti fanno 117milioni di passeggeri». Alitalia si è fermata a 22 milioni di passeggeri (tra questi solo 2,3 milioni viaggiano sulle più ricche rotte intercontinentali).

L’altro intervento riguarda il lato dei ricavi: a ottobre partirà la nuova rotta per le Maldive, a breve sarà annunciato un collegamento per Nuova Dehli, da metà agosto verrà utilizzato il nuovo Boeing 777-300ER per il Sud America, mentre si sta ragionando di potenziare i voli con Los Angeles «Gli accordi sul Nord America -ha sottolineato Gubitosi – ci limitano, sono stati chiusi in una fase in cui Alitalia stava andando verso Air France, proveremo a migliorarli».

Intanto il M5 Stelle ha presentato un esposto all’Anac sostenendo che il collegio commissariale di Alitalia è composto da «soggetti in aperto conflitto di interessi» con la compagnia «se non direttamente coinvolti e correi della sua “malagestio», che potrebbero compromettere la ricerca delle responsabilità. Respinge le accuse al mittente, Enrico Laghi, spiegando di non essere stato coinvolto in passato nella gestione della compagnia – sedeva nel comitato di sorveglianza – e di non essere stato coinvolto in alcun procedimento giudiziario collegato alle precedenti gestioni: «Prima di accettare questo incarico ho fatto una valutazione puntuale, ho rinunciato ad alcuni incarichi, non ne ho accettati altri e sottoscritto l’autocertificazione».

Tornando al prestito ponte, il decreto legge verrà con ogni probabilità inserito nel decreto legge sulla manovra all’esame della commissione Bilancio della Camera.

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Info sull'autore

Giancarlo Paganini administrator

Giancarlo Paganini Illustratore e grafico. nato nel 1956 a Milano, dove vive e lavora.

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